venerdì 20 agosto 2010

Privilegio e clientela

Privilegio e clientela. Solo questo può nascondersi dietro le recenti proteste svoltesi in questa università, in questa facoltà, in questo corso di laurea. Non vi è altra spiegazione se non quella dell'esistenza di due gruppi, di due potentati corrotti l'uno dal privilegio l'altro dalla clientela.
Il potentato dei Professori, dei Baroni, e intorno a loro il piccolo potentatino minore in stile medievale degli Assistenti, dei Dottorandi, dei Ricercatori.
Questi sono corrotti dal privilegio. Dal potere. Dall'arbitrio. Drogati da generazioni di autodichia totale, sentono di non dover rendere conto a nessuno se non a loro simili. Protetti, a sentirli, da un articolo della Costituzione. Articolo che dovrebbe rendere ognuno libero di trasmettere il sapere, proprio contro le Caste e i Saperi di Stato, e che invece costoro hanno piegato a scudo totale per ogni scempio, per ogni arbitrio, per ogni vulnus allo Stato democratico che essi compiono.
L'altro è il potentato dei politicanti politichesi dell'Università. Dei vari ASSI, Confederazione, UDU, …
Questi sono corrotti dalla clientela.
Piccoli schiavetti del Partito Democratico, della Confederazione Generale Italiana del Lavoro, della Federazione dei Verdi, … questi ambiscono un domani ad una carriera in qualche consiglio comunale, provinciale, regionale. Questi sono persone che frequentano l'Università come un altro la bocciofila. Questi sono individui che hanno la loro carriera nel servizio a se stessi tramite i partiti politici. Anche questi tradiscono la Costituzione di cui sicuramente ben sanno riempirsi la bocca. L'unica idea politica di costoro è trovare un potente locale da cui andare a servizio, sempre in stile medievale, per poi affrancarsene a vantaggio di un potente nazionale. E infine divenire loro stessi potenti e prendere a servizio altri giovani schiavetti, in un eterno ciclo di autosostentamento della classe politica. Per loro l'Università è una tappa di questo ciclo. Essi con la truffa rubano i voti degli studenti per ricettarli al Partito Democratico, alla Federazione dei Verdi, alla Confederazione Generale Italiana del Lavoro, ai loro padroni e padroncini. E i loro padroni e padroncini sano bene che uso farne: attuare la loro cieca opposizione a qualsiasi cosa venga dal Governo Italiano!
E i recenti fatti svoltisi nell'Ateneo non possono che confermarlo! Questi schiavetti politici erano anche più accesi dei loro correi Professori e Assistenti nel volere il blocco totale delle attività didattiche. Non volevano svolgere esami! Non volevano far svolgere sedute di laurea! Non volevano i corsi! E a quale interesse risponde questo? Ad un interesse legittimo dei loro elettori (i quali ogni ritardo lo pagano, personalmente o tramite le famiglie)? No! Risponde ad una preconcetta, rabbiosa, brutale, ideologica opposizione a qualsiasi cosa venga dal Governo Italiano. E questo non è l'interesse degli studenti! è l'interesse dei loro padroni a cui ricettano i nostri voti estorti con la truffa!
In questa fase politica, poi, l'interesse di questi padroni politici coincide con quello dei proprietari dell'autoattribuita autodichia: i Professori, e i loro valvassini Assistenti!
Essi non vogliono la riforma universitaria, è ovvio. Essi non vogliono sentir parlare di merito, di qualità. Queste sono parole tabù per loro.
Perché questa riforma li spoglia dei loro privilegi di casta. E un potere tirannico, teocratico, sacrale, non ammette nulla di ciò. Il Professore, il Barone è di per sè Meritevole, Qualitativo. Valutare ciò da parte di terzi, Lesa Maestà!
L'altra riforma, quella sì andava bene a loro! Incremento degli esami. Più cattedre per loro. Più schiavetti Assistenti da promuovere per incrementare il proprio potere. Nessuna seria valutazione del merito, anzi incremento di fatto del loro potere tirannico. Corsi di laurea come funghi. Un velo di tirannide si stendeva con quella sull'Università Italiana.
Ovviamente, i valvassini Assistenti in quest'acqua di coltura vivono, di questo microclima si nutrono. Essi, proprio come gli schiavetti politici, trovano il loro padroncino da servire, in attesa che questi li omaggi del beneficio. Beneficio che, tuttavia, appartiene in realtà a Noi Tutti, e di cui i Professori, i Baroni ci hanno defraudato stuprando la Costituzione e le Leggi e che hanno attribuito in totale esclusiva a Loro stessi! Questo microclima non ammette valutazione, non ammette merito. Questo microclima teocratico e privilegistico non ammette altro che la sua perpetrazione.
Ciò porta ad un'alleanza tanto disgustosa quanto perfetta tra i padroncini politici e i privilegiati: il Partito Democratico, la Confederazione Generale Italiana del Lavoro, la Federazione dei Verdi, e le loro emanazioni universitarie, e la casta dei Professori e degli Assistenti!
Questo è un processo politico e culturale chiarissimo. E tuttavia è produttivo di un ulteriore fenomeno politico e culturale che invece chiaro non è. Anzi! è perverso nella sua assurdità, nella sua intrinseca follia!
La maggioranza degli studenti, la gran parte di loro, non ha alcun interesse ad appoggiare quest'alleanza! Anzi. Il loro interesse è nella valorizzazione nel merito.
Il loro interesse è che i loro dipendenti, ché tali sono i Professori, i Baroni, siano sempre presenti negli orari di lezione, sempre presenti negli orari di ricevimento, che assicurino uniformità di giudizio e metodo negli esami, che siano consapevoli dei programmi dei loro corsi, che lavorino per l'Università e per gli Studenti. Il loro interesse è non avere Assistenti-camerieri, ma Ricercatori e Dottorandi che un domani possano migliorare ulteriormente il sistema universitario italiano.
Il loro interesse è poter accedere per merito, per concorso, al ruolo di Ricercatore, di Dottorando, alla carriera nell'Università, senza dover avere raccomandazioni, beneplaciti, sostegni da parte di ben inseriti, come l'Università fosse una Loggia Massonica!
Oggi ciò non avviene. Oggi i corsi vengono spesso svolti da assistenti preparati poco e male! Oggi gli esami sono svolti da assistenti che scambiano l'unico argomento su cui essi sono preparati per l'intero programma del corso! Oggi i ricevimenti sono rinviati, annullati senza preavviso! Oggi agli studenti l'accesso alle sedute d'esame è precluso con arbitrio degno di parcheggiatori abusivi! Oggi la correzione degli "scritti" è sommaria, spesso arbitraria e capricciosa! Oggi avvengono orali in cui si chiede di recitare lucidi a memoria, come neanche nella più deteriore delle scuole di 50 anni fa! Oggi vi sono tracce degne di una maturità, per il valore di sei miseri CFU! Oggi professori sbottano stupiti interrogandosi su cosa servano gli esami che loro stessi hanno copiosamente imposto ai loro datori di lavoro!
Oggi, coloro che pagano, i veri padroni dell'Università, coloro che la finanziano, la mantengono in piedi, la fanno vivere, oggi costoro sono tenuti con la catena in schiavitù! Oggi i datori di lavoro sono tenuti in schiavitù dai propri dipendenti! Come una prigione in cui i detenuti chiudono i secondini nelle celle e fissano l'ora d'aria a proprio capriccio!
Questo va contro tutti gli interessi del corpo studentesco! Tutti! Non un solo loro interesse meritevole di protezione è oggi protetto! La magistratura appare impotente a scalfire una Casta che ha più spesso i tratti della Cosca! La Casta/Cosca, ovviamente, si autotutela oltre ogni dignità e parlare di faccia tosta è ormai riduttivo!
Pertanto, si impone, è d'obbligo, è necessario che la classe studentesca recida ogni legame con le caste dei Professori, degli Assistenti, e dei Rappresentanti! è necessario che gli studenti prendano possesso di ciò che è loro e individuino il vero autentico nemico non nella Gelmini, non in Berlusconi, non nel Governo, ma nei Professori, negli Assistenti e nei Rappresentanti e rifiutino da oggi e per sempre di partecipare alle loro battaglie. Professori e Assistenti vanno isolati. I Rappresentanti vanno scaricati. Gli studenti devono dissociarsi dalle battaglie di costoro. E anzi devono ostacolarle. I Professori e gli Assistenti devono trovare negli studenti un ostacolo, un freno, un argine a qualsiasi loro rivendicazione di privilegio! I loro scioperi devono diventare interruzioni di pubblico servizio. I loro abusi e arbitri vanno pubblicamente denunciati. La stampa locale e nazionale, le associazioni dei consumatori, ove possibile anche la Magistratura, tutti gli apparati della Società e dello Stato vanno mobilitati contro Professori e Assistenti!
Il corpo studentesco deve rifiutare di eleggere propri rappresentanti tra gli schiavetti della politica! Il corpo studentesco deve marciare compatto come un sol uomo nel rilevare e segnalare ogni violazione! Ogni assenza di ogni professore nell'orario di ricevimento va pubblicamente denunciata! Ogni professore che invia un assistente a "far lezione" in propria vece va pubblicamente denunciato! Ogni professore che rifiuti l'ammissione di uno studente ad una seduta d'esame va pubblicamente denunciato! Ogni professore che commetta arbitri ed abusi va pubblicamente denunciato! Gli studenti devono essere l'occhio vigile sul'università! La Società e lo Stato non devono poter dire: "non sapevamo"! Mai! Solo così, l'Università sarà a servizio dei committenti, invece che dei prestatori d'opera!